Direzione Artistica - Globe Theatre
Nel 2003 si celebra a Roma il centenario della donazione di Villa Borghese, da parte dell’omonima famiglia, al Comune di Roma. L’allora sindaco Valter Veltroni ebbe l’idea di organizzare qualcosa per la ricorrenza e così chiamò in Campidoglio alcuni fra i maggiori esponenti della cultura e dello spettacolo della città chiedendo di pensare a qualche evento da allestire nella villa, come ad esempio, spettacoli, concerti ecc.
Proietti inizialmente chiese di poter fare un allestimento di Romeo e Giulietta sul laghetto di Villa Borghese, ma la cosa si dimostrò infattibile, così mostrò alcune foto del Globe Theatre di Londra scattate da lui stesso, proponendo di costruire un palco all’aperto, smontabile e dotato di copertura, per poter fare Shakespeare nel parco, come già succedeva nelle grandi capitali di Londra e New York.
Il sindaco rimase piacevolmente colpito dall’idea e trovò in brevissimo tempo i “mecenati” della situazione, i fratelli Claudio e Pierluigi Toti (noti costruttori romani) che si rivelarono subito disposti a coprire per intero le spese di costruzione del nuovo Globe italiano.
Così in meno di quattro mesi sorge, in una valle fra gli alberi di Villa Borghese, il Globe Theatre, copia perfetta dell’originale di Londra: 1260 posti a sedere più la platea che può contenere circa 350 persone in piedi (anche se a Roma gli spettatori si attrezzeranno con cuscini e materassini per sedersi a terra). Il nastro di inaugurazione viene tagliato il 14 ottobre del 2003, alla presenza del sindaco di Roma, dei finanziatori del progetto i fratelli Toti, dell’ideatore Gigi Proietti, di tutti gli operai che hanno contribuito in tempi record alla costruzione e ovviamente di un nutrito gruppo di giornalisti presenti per immortalare l’evento. La sera stessa debutta il Romeo e Giulietta per la regia di Proietti, riscuotendo un successo enorme di critica e di pubblico che lo porta a replicare lo spettacolo nelle seguenti stagioni per tre anni.
Malgrado il teatro andasse bene anche nella Roma deserta di agosto, il mandato di direttore artistico veniva rinnovato a Proietti anno per anno, senza averne mai la certezza futura, cosa che è invece arrivata nel 2008 quando Proietti chiede un po’ di stabilità minacciando le dimissioni dall’incarico, così il nuovo sindaco Gianni Alemanno gli accorda tre anni di direzione artistica che permettono a Proietti di fare progetti a lungo termine con una maggiore tranquillità.
Il 2005, primo anno di programmazione sotto la sua direzione, portò 22.000 spettatori in tre mesi, fino ad arrivare agli oltre 45.000 della stagione 2010. Il successo di questo teatro è motivo di grande orgoglio per il suo ideatore, anche perché ogni sera la platea è ricca di giovani, sicuramente grazie anche a una politica dei prezzi popolari che ha caratterizzato il Globe fin dai primi spettacoli (appena 10 euro per un biglietto di platea non numerato, fino a un massimo di 22 euro per una balconata centrale) con continue agevolazioni per i giovani sotto i 25 anni.
Negli anni il Globe è diventato una sorta di stabile shakespeariano nel cui cartellone spiccano, per continuità e successo, i nomi di registi come: Riccardo Cavallo, Daniele Salvo, Marco Carniti, Loredana Scaramella.
Per inaugurare il Globe Theatre, Proietti puntò su un classico shakespeariano per eccellenza: Romeo e Giulietta. Dopo 150 provini, Proietti sceglie i 22 attori, fra cui parecchi giovani di belle speranze e grande talento (è di 28 anni l’età media della compagnia) come il giovane Romeo Alessandro Averone diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico che vantava già esperienze di livello con Scaparro e Patroni Griffi e la quasi debuttante Valentina Marziali nel ruolo di Giulietta.
Il 28 settembre del 2003 a Roma si festeggia la prima Notte Bianca, un'iniziativa di alcune grandi città del mondo che consiste nell'organizzazione di varie proposte culturali o di intrattenimento durante tutta una nottata. Spesso questa è accompagnata da un servizio straordinario dei mezzi pubblici, all'allestimento di spettacoli vari, all'apertura prolungata di negozi e di musei. Il Globe ospitava in quell’occasione le prove aperte al pubblico di Romeo e Giulietta alle quali hanno assistito a rotazione migliaia di persone, per poi debuttare il 14 ottobre. La lettura dell’opera da parte di Proietti vede Giulietta come vera protagonista, sottolineando come sia lei la forza devastante che porta tutto via con sé.
Scenograficamente la struttura del teatro elisabettiano permette a Proietti una estrema pulizia d’ambiente, gli unici elementi scenici sono infatti alcuni panchetti in legno e un praticabile che ha varie funzioni.
I costumi di Quirino Conti sono una contaminazione fra antico e moderno, composti da tute da scherma, street style, con innesti di gorgiere e corazze dell’epoca molto efficaci all’interno di una scena che è formata dal teatro stesso, come nella migliore tradizione elisabettiana. L’unico accenno alla rilettura moderna è lo sfrenato rap di parola nel quale si producono scherzosamente Romeo e Mercuzio nella loro prima scena insieme.
Romeo e Giulietta dopo il debutto al Globe, fu portato in scena anche al Teatro Brancaccio, con grande successo di pubblico. Lo spettacolo verrà poi ripreso negli anni successivi. Proietti partecipa una sola volta come attore sul palco del Globe quando nel 2016 porta in scena “Edmund Kean” di Raymond Fitzsimmons per una settimana di repliche. Un successo annunciato e un regalo ai fortunati fra il pubblico che sono riusciti ad accaparrarsi i pochi biglietti.
Lo spettacolo viene replicato per una settimana l’anno successivo. Nell’estate del 2022 il crollo di una delle scale di accesso porta alla chiusura e al sequestro del teatro, che è tuttora in attesa di capire il suo destino.