Teatro - interprete

Riflessi di conoscenza

DETTAGLIO

Anno: 1968
Titolo: Riflessi di conoscenza
Data di debutto: 23/11/1968
Teatro del debutto: Teatro del Centouno
Città del debutto: Roma

CAST ARTISTICO

Gigi Proetti, Paila Pavese, Gianfranco Barra

CAST TECNICO

Autore: Corrado Augias

Regia: Antonio Calenda

Scene e Costumi: Franco Nonnis

CURIOSITÀ

“…Avevamo l’impressione di essere come degli alchimisti.

Il nostro compito era quello di prendere un testo e farlo significare le cose più diverse, rendere più nette le sfumature, rimarcare dei punti meno espliciti. Stavamo inventando un linguaggio? Bah!

Passavo ore davanti allo specchio a pronunciare senza sosta frasi che non avevano alcun senso. A volte passava mio padre, mi guardava e mentre si allontanava scuotendo la testa lo sentivo sbuffare: «Io ’sto fijo mionun lo capisco».

Un giorno mi beccò che ero appena rientrato a casa.

Non mi vedeva da un po’ e allora fu più diretto del solito.

«Ma se po’ sape’ che stai a fa’?»

«Sto a fa’ teatro, non preoccuparti.»

«Ma che stai a di’? Che teatro stai a fa’?»

«A papà, è teatro!»

«E che teatro è? Se po’ sape’ er titolo?»

Titubante gli dissi: «Stiamo preparando Rifessi di conoscenza».

«Conoscenza de che? Nun ciavete da studia’? Ma fate

un po’ come ve pare…»

Gigi Proietti “Tutto Sommato qualcosa mi ricordo” Rizzoli, 2013

CRITICA

 “…II linguaggio del testo è forbito, coltivato, accentuatamente   mnemonico anche rispetto a Direzione memorie. Il regista Antonio Calenda, lo scenografo e costumista Franco Nonnis, gli attori Gigi Proietti, Paila Pavese, Gianfranco Barra costruiscono invece —

e il loro talento e fuor di dubbio — uno spettacolo dai toni

irosi, esacerbati, con punte “crudeli”…”

Aggeo Savioli “L’Unità” 24/11/1967


“…Antonio Calenda ha diretto con misura, abbandonando certe frenesie, e di ciò gli diamo atto. Gigi Proietti, Paila Pavese e Gianfranco Barra hanno cercato con intrepida tenacia i sensi del testo. Il teatrino del Centuno è senza dubbio qualcosa nel nostro panorama teatrale. Scene e costumi di Franco Nonnis. Molti applausi.”

Giorgio Prosperi, “Il Tempo” 24/11/1967