Televisione - sceneggiati & fiction

Un nero per casa

DETTAGLIO

Anno: 1998
Titolo: Un nero per casa
Ruolo: Lorenzo Paradisi
In onda dal: 07/12/1998

CAST ARTISTICO

Gigi Proietti, Cristiana Capotondi, Ludgero Fortes Dos Santos, Eliana Miglio, Gisella Sofio, Felicita Mbezelè, Georgianna Robertson, Sandra Collodel, Nicola Pistoia, Mario Vicari

CAST TECNICO

Regia: Gigi Proietti

Soggetto: Mimmo Rafele, Lidia Ravera, Gigi Proietti

Sceneggiatura: Mimmo Rafele, Lidia Ravera, Gigi Proietti

Direttore della fotografia: Blasco Giurato, Alfio Contini

Scene: Quirino Conti

CURIOSITÀ
«Parlo di un argomento serio dice Proietti - in una chiave di commedia. Come tradizione vuole, è proprio la commedia a comunicare meglio di ogni altro genere i temi più importanti perché attraverso il sorriso, la commozione, la leggerezza di una situazione il pubblico familiarizza meglio». Nel film, tutto girato a Roma, l'architetto Proietti è un uomo in crisi: ha successo ma vorrebbe concretizzare un sogno, trasformare un ambiente degradato della periferia urbana in un centro multietnico culturale. E' un progressista e questo progetto, per il quale cerca l'aiuto del Comune distratto dai lavori per il Giubileo, ha un significato particolare: ha vissuto lì la sua infanzia, figlio di immigrati siciliani. Tanto idealismo si infrange miseramente quando la figlia per i 18 anni porta a casa il fidanzato: un africano che si dichiara principe ed invece, scoprirà Proietti, fa il «vu' cumprà». Panico, la moglie in crisi isterica, ma tutto dietro una facciata sempre nobile. «Ho raccontato personaggi riconoscibili, non casi estremi, e situazioni che conosco bene - ha spiegato Proietti -, ambienti, come quelli altoborghesi e snob di Roma o di Milano, che si riempiono la casa di oggetti africani perché fa moda e poi quando ne incontrano uno in carne ed ossa vanno in crisi». Eliana Miglio è la moglie snob, Cristiana Capotondi la figlia viziata, Ludgero Fortes dos Santos è l'africano Mori. Perché il razzismo per il debutto nella regia televisiva ? «Da sempre - risponde Proietti - mi interessano i contrasti drammaturgici, in questo caso poi sono anche cromatici. Quanto al tema, il razzismo è uno degli argomenti prioritari sui quali sono sempre pronto a discutere».

da "La Stampa" 4/12/1998