Televisione - show televisivi

Attore amore mio

DETTAGLIO

Anno: 1982
Titolo: Attore amore mio
Rete televisiva: Rai Uno
In onda dal: 02/01/1982

CAST ARTISTICO

Gigi Proietti
Sveva Altieri
Elena Bonelli
Ritza Brown
Franco Chirico
Sandra Collodel
Paola Tiziana Cruciani
Claudio de Pasqualis
Gianfranco Jannuzzo
Rodolfo Laganà
Patrizia Loreti
Francesca Loriga
Riccardo Plati
Pino Quartullo
Paola Rinaldi
Shereen Sabet
Gabriella Saitta
Silvio Vannucci
Antonella Voce
Massimo Wertmüller
Eugenio Zacchi

CAST TECNICO

Autori: Roberto Lerici, Gigi Proietti, Antonello Falqui

Regia: Antonello Falqui

Scene: Gaetano Castelli

Costumi: Corrado Colabucci

Musica: Ganni Ferrio

Coreografie: Tony Ventura

Disegno luci: Corrado Bartoloni

CRITICA
"Il personalissimo show Attore, amore mio che parte stasera sulla rete 1, affidato all'esperto per eccellenza del varietà televisivo Antonello Falqui, arriva a buon punto per confermare e consacrare la fama di mattatore di Gigi Proietti (o Luigi Proietti, quando gli si vuole dare un tono ufficiale) davanti alla platea di venti milioni di spettatori del sabato sera. Non so se a Proietti piaccia essere chiamato mattatore. Comunque lo è, totalmente e irrimediabilmente, con tutti i pregi, le qualità e i difetti che il ruolo comporta. Basterà ricordare quello che ha fatto e fa: il tragico, il comico, il frivolo, il brillante, il serio, il sentimentale: incide canzoni e balla: è interprete di cinema e di teatro: è regista e direttore di una scuola di recitazione: è dicitore di versi. Troppo? Qualcuno sostiene che Proietti a volte generosamente deborda in un'escalation mattatoriale che spesso non conosce misure e limiti e dove sembra che si impegni allo spasimo per tentare di uguagliare i fasti dell'altro Mattatore (la M maiuscola è d'obbligo) che lo precede, e ancora incombe, Gassman. Sarà vero, ma il pubblico gli dà ragione e Proietti passa di successo in successo. Pure in tv, anche se la sua ultima cosa, Fregoli, non è stata una delle sue più felici. Ma c'era un motivo: Fregoli era un lento e diluito sceneggiato, una specie di biografia diciamo edificante e commemorativa, con una trama precisa e un personaggio, benché caleidoscopico, «obbligato». Qui invece in Attore, amore mio Proietti è libero da ogni impaccio di storia, libero di esibirsi e di scatenarsi sul filo del tema — estremamente vago e vasto e al tempo stesso reale — dell'amore. «Vai che sei solo!» gli si potrebbe gridare come a un attaccante lanciato verso il gol. E Proietti va, lanciatissimo, solo, riempiendo il video di brani classici, canzonette, poesie, monologhi, scherzi, battute, piroette da clown, con quella sua maschera beffarda e spiritata da commediante che lavora di istinto, di astuzia e di cervello. Meglio del cinema, meglio del teatro, questo lungo recital sul video rivelerà a fondo, nel bene e nel male, così com'è, Gigi Proietti, attore d'assalto. 
U.Bz., 02/01/1982, La Stampa