Televisione - show televisivi

Club 92

DETTAGLIO

Anno: 1990
Titolo: Club 92
Rete televisiva: Rai Due
In onda dal: 14/12/1990

CAST ARTISTICO

Gigi Proietti
Carlo Molfese
Sergio Pierattini
Patrizia Pellegrino
Giorgio tirabassi
Stefano Nosei
Mirella Falco
Chiara Noschese
Enrico Brignano
Nadia Rinaldi
Tommaso Pernice

CAST TECNICO

Autori: Mario Castellacci, Gigi Proietti, Cecilia Calvi, Piero Castellacci

Regia: Antonio Gerotto

Scene: Mario Catalano

Costumi: Alida Cappellini

Musica: Giuseppe Vessicchio

Coreografie: Mauro Mosconi

Disegno luci: Michelangelo Varriano

CRITICA
"Lo spettacolo buono si vede dalla sigla. E già dalla sigla si capisce che «Club 92», il nuovo varietà di Raidue condotto da Gigi Proietti, promette bene. Il motivo dal ritmo vagamente sudamericano è orecchiabile e appiccicoso, quel che ci vuole. Il ritornello dice: «Ahi ahi ahi, siamo tutti marinai», l'approssimativa rima baciata introduce immediatamente nel clima leggero del varietà. Ma siccome in tutti questi anni i varietà ci hanno abituati alle pachidermiche strutture in stile Baudo, non certo alla leggerezza, siamo sempre un po' stupiti quando un programma di intrattenimento dimostra di voler intrattenere davvero. Club 92, come dice il titolo, è ambientato in una specie di salotto-ristorante-discoteca, un club insomma, dove si aspetta il 92 dell'Europa unita. Ma qui l'Europa si fa con lo spettacolo: ammettendo che non tutti i generi possano sopravvivere, quali ci portiamo e quali buttiamo? Portiamo forse Jovanotti che canta «Tiralo fuori, fallo vedere»? Può darsi, ma deve dirlo il pubblico, attraverso un sondaggio affidato a Giancarlo Magalli, l'uomo del telefono. Lui conduce anche i due immancabili quiz (un varietà senza quiz è ormai improponibile, su tutte le reti): indovinare un film da una canzone, indovinare un Gigi Proietti nel varietà di Raidue personaggio da una chiamata misteriosa. E le signore puntualmente telefonano con i complimenti per la trasmissione. Il sondaggio dell'altra sera riguardava la tragedia greca e l'operetta. Risultato: porterebbe l'operetta in Europa il 43 per cento degli intervistati, il 57 per cento salverebbe la tragedia. Vince la tragedia, ma che importa? Al Club 92 si è più portati allo scherzo, e la festa, nonostante le votazioni, si scatena per l'operetta. Con brani scelti dal «Paese dei campanelli»: «Luna tu», «Balla la giava», «Nella notte misteriosa un tintinnar», succulenti classici del genere, amati e rispettati da generazioni di spettatori in cerca di ore liete. Né mancano gli ospiti, al Club, che nel giorno del debutto sono la Vanoni e Califano. Gli ingredienti del programma non sono davvero nuovi o esotici, ma il cocktail, almeno al primo assaggio, funziona. L'impianto è arboresco, con un balletto come quello delle Coccodè che qui si chiama delle «Perestroike», con il pubblico che interviene ballando e cantando, con la Williams Pears Band (l'orchestra delle pere Williams) che fa i refrain. Gigi Proietti tiene in piedi tutta la baracca con abilità consumata, offrendo fin dall'esordio un'antologia del suo repertorio, dal Nerone di Petrolini all'imitazione di Gassman, alle canzoni popolari che gli piacciono tanto. Se Proietti vi è simpatico, questo programma offrirà ogni occasione per godere della sua pirotecnia. Se vi sta antipatico, non resta che cambiare canale, perché il mattatore abita qui e non ha intenzione di sloggiare, almeno per tredici puntate. Al primo appuntamento, il canale devono averlo cambiato in molti, visto che la trasmissione non è neanche entrata nella classifica dei programmi più visti."
Alessandra Comazzi, 16/12/1990, La Stampa